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      Si tiene ferma una pecora tre o quattro volte al giorno, perchè l’animaletto possa poppare e gli si fa un covo di lana nel recinto delle pecore; non si lascia avere più nessuna relazione con altri cani, o coi bambini della famiglia. Inoltre il cagnolino viene generalmente castrato; cosicchè, quando è adulto non può guari avere nessun sentimento in comune cogli animali della sua specie. Educato in tal modo non desidera di abbandonare il greggie, e precisamente come un altro cane difenderà l’uomo suo padrone, questo difenderà le pecore. È curioso osservare quando si va vicino a un greggie, come il cane immediatamente viene avanti abbaiando, e le pecore tutte gli si stringono dietro, come intorno all’ariete più vecchio. Questi cani imparano anche agevolmente a condurre a casa il greggie ad una data ora della sera. L’inconveniente più grave che hanno, si è il trastullarsi quando sono giovani colle pecore; perchè nei loro giuochi fanno talora galoppare quei poveri animali senza misericordia.
      Il cane da pastore entra in casa ogni giorno per avere un po’ di carne, e quando l’ha ottenuta fugge via come se si vergognasse di sè stesso. In questi casi i cani casalinghi sono molto dispotici, ed il più piccolo di essi aggredisce ed insegue l’estraneo. Appena però quest’ultimo ha raggiunto il gregge, egli si volge indietro e comincia ad abbaiare, ed allora tutti i cani casalinghi se la danno in fretta a gambe. Nello stesso modo un branco intero di cani selvatici affamati, raramente oserà aggredire un gregge (e alcuni mi hanno detto che ciò non succede mai) custodito anche da un solo di questi fedeli pastori.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739