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      Il puma, col condoro ed altri avvoltoi del suo seguito, inseguono e fanno preda di questi animali. Si vedevano le impronte del puma quasi ovunque sulle sponde del fiume, e gli avanzi di parecchi guanachi, col collo slogato e le ossa spezzate, dimostravano in qual modo fossero morti.
      Aprile 24. – Come gli antichi navigatori quando si accostavano ad una terra ignota, così noi esaminammo ed osservammo il più piccolo segno di mutamento. Il tronco di un albero trascinato dalle acque, od una frana di roccia primitiva, era salutata con gioia, come se avessimo veduto una foresta sorgere sui fianchi delle Cordigliere. Tuttavia la cima di un fitto gruppo di nuvole che rimaneva quasi costantemente in una posizione era il presagio più felice, e per un caso si trovò vero. Dapprima le nuvole furono prese per monti, in luogo delle masse di vapore condensate sulle loro cime ghiacciate.
      Aprile 26. – Abbiamo quest’oggi incontrato un notevole mutamento nella struttura geologica delle pianure. Fino dai primi passi io aveva esaminato accuratamente la ghiaia del fiume, e durante i due ultimi giorni aveva osservato la presenza di alcuni pochi ciottoli di un basalto molto celluloso. Questi andarono gradatamente crescendo in numero ed in mole, ma nessuno era grosso come il capo di un uomo. Tuttavia, questa mattina, ciottoli della stessa roccia, ma più compatti, divennero ad un tratto abbondanti, e nel corso di una mezz’ora vedemmo alla distanza di cinque o sei miglia lo spigolo angoloso di un grande altipiano basaltico.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Cordigliere