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      Quale forza, dunque, ha smosso lungo un immenso tratto di paese, una massa solida di durissima roccia, dello spessore di cento metri e di una larghezza variante da un po’ meno di due miglia a quattro miglia? Il fiume, per quanto piccola sia la sua forza per trasportare frammenti anche di poca mole, tuttavia nel corso dei secoli ha potuto produrre con la sua erosione un effetto di cui è difficile giudicare il valore. Ma in questo caso, indipendentemente dalla piccola forza di un cosifatto agente, vi sono buone ragioni per credere che questa valle fosse anticamente occupata da un braccio di mare. In questo lavoro è inutile internarsi negli argomenti che inducono a questa conclusione, derivanti dalla forma e dalla natura degli altipiani a gradinate dei due lati della valle, dal modo in cui il fondo di questa si espande presso le Ande in una grande pianura a mo’ di estuario sparsa di monticelli di sabbia, e dalla presenza di alcune poche conchiglie marine che giacciono sul letto del fiume. Se avessi spazio potrei dimostrare che il Sud America era anticamente in questo punto tagliato da uno stretto che univa l’Oceano Atlantico ed il Pacifico, come quello di Magellano. Ma, si potrà domandare, in qual modo è stato rimosso il solito basalto? I geologi avrebbero anticamente messo in campo l’azione violenta di qualche spaventoso cataclisma; ma in questo caso una così fatta supposizione sarebbe stata al tutto inammissibile, perchè le medesime pianure a gradinate colle conchiglie marine esistenti giacenti sulla loro superficie che fronteggiano la lunga linea della costa della Patagonia, sorgono da ogni lato della valle del Santa Cruz.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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