Pagina (266/739)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Rispetto alla loro riproduzione, mi fu detto dai contadini del Chilì che il condoro non fa alcuna sorta di nido, ma nei mesi di novembre e dicembre depone due grosse uova bianche sullo spigolo di una roccia nuda. Si dice che i giovani condori non possano volare per un anno, e che molto tempo dopo vadano continuamente ad appollaiarsi la notte e caccino in compagnia dei genitori. Gli uccelli adulti vivono generalmente in coppie, ma in mezzo ai dirupi basaltici più interni del Santa Cruz trovai un luogo che doveva essere solitamente frequentato da molti insieme. Venendo ad un tratto sull’orlo del precipizio era uno spettacolo grandioso vedere da venti a trenta di questi grossi uccelli partire pesantemente dal luogo ove eran posati, e librarsi in alto in giri maestosi. Giudicando dalla quantità di escrementi sulle roccie, essi debbono da molto tempo aver frequentato quelle roccie per appollaiarvisi e farvi il nido. Dopo essersi satollati di carogne nelle pianure sottostanti, essi vanno in questi luoghi prediletti a digerire il loro cibo. Secondo questi fatti il condoro come il Gallinazo deve essere considerato fino a un certo punto come un uccello gregario. In questa parte di paese esso vive al tutto di Guanachi che muoiono naturalmente oppure ciò che segue più spesso sono stati uccisi dai Puma. Io credo, da quello che vidi nella Patagonia, che essi ordinariamente non estendano le loro escursioni giornaliere molto lontano dal luogo ove sogliono dormire.
      Si veggono talora i condori volare a grandi altezze sopra un dato punto descrivendo circoli graziosissimi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Chilì Santa Cruz Gallinazo Guanachi Puma Patagonia