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      Qua e là una punta ed uno scoglio di roccia quarzosa grigia rompono la monotonia della superfice. Tutti hanno inteso parlare del clima di queste regioni; si può comparare a quello che si trova all’altezza di trecento a seicento metri sui monti della Galles del nord, con un po’ meno però di sole e di ghiaccio, ma con maggior copia di vento e di pioggia67.
      Marzo 16. – Descriverò ora una breve escursione che feci intorno ad un punto di questa isola. Partii al mattino con sei cavalli e due Gauchos; questi ultimi erano uomini molto acconci all’uopo, e avvezzi per bene a vivere coi loro proprî espedienti. Il tempo era molto burrascoso e freddo, con forti grandinate. Tuttavia procedemmo nella nostra strada molto tempo, ma, tranne la geologia, non vi poteva esser nulla di meno interessante del nostro viaggio di un giorno. Il paese è sempre la stessa ondulata ed uniforme steppa, di cui la superfice è coperta da poca erbetta bruna ed appassita e da alcuni piccolissimi arboscelli, che crescono tutti sopra un terreno elastico e torboso. Nelle valli si veggono qua e là alcuni branchetti di oche selvatiche, e ovunque il terreno era tanto molle che i beccaccini potevano trovarvi il loro cibo. Oltre a questi due uccelli ve ne erano alcuni altri. Una intera catena di colli stava colà, alta quasi seicento metri, composta di rocce quarzose, di cui le creste nude e scoscese ci diedero molta pena nell’attraversarle. Sul lato meridionale trovammo miglior terreno per le bovine selvatiche; tuttavia non ne incontrammo un gran numero, perchè da poco tempo era stato grandemente tormentato.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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