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      Un vecchio toro attraversò una corrente pantanosa e si allogò sul lato opposto in faccia a noi: cercammo invano di mandarlo via, e non essendovi riusciti, fummo obbligati a fare un grande giro. I Gauchos per vendicarsi determinarono di castrarlo e renderlo innocuo per l’avvenire. Era interessantissimo vedere come l’arte possa pienamente soggiogare la forza. Gli fu gettato un lazo sulle corna mentre si avventava al cavallo, ed un altro intorno alle zampe posteriori; in un minuto l’animale fu gettato impotente sul terreno. Dopo che il lazo ha legato fortemente le corna di un animale furioso, non sembra dapprima cosa agevole toglierlo via senza uccidere l’animale; nè ciò sarebbe, credo, possibile, se l’uomo fosse solo. Tuttavia, aiutato da una seconda persona che getta il suo lazo per modo da prendergli le zampe posteriori, questo compito è in breve operato, perchè l’animale, per tutto il tempo in cui le sue zampe posteriori sono tenute allungate, è al tutto innocuo, ed il primo venuto scioglie il lazo dalle corna, e poi monta tranquillamente a cavallo; ma al momento in cui l’altro uomo indietreggiando anche un tantino rallenta la stretta, il lazo scivola via dalle gambe dell’animale che si dibatte, ed allora si alza libero, si scuote, ed invano si avventa contro il suo avversario.
      Durante tutta la nostra gita non vedemmo che un solo branco di cavalli selvatici. Questi animali, come pure il bestiame bovino, furono introdotti dai Francesi nel 1764, e da quel tempo si sono molto aumentati.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Gauchos Francesi