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      Chiunque sia avvezzo ai bambini, sa quanto raramente si può ottenere da essi una risposta anche ad una domanda semplicissima, come sarebbe ad esempio se un oggetto è nero o bianco; l’idea del nero o del bianco sembra riempire alternativamente il loro cervello. Così era con questi abitatori della Terra del Fuoco, e quindi non si poteva in generale esser sicuri, se, a furia di domande, si aveva compreso giustamente qualche cosa che essi avevano detto. La loro vista era notevolmente acuta: tutti sanno che i naviganti per la lunga pratica, possono scorgere un oggetto lontano molto più presto che non un uomo che sta sempre in terra; ma tanto York quanto Jemmy erano molto superiori a qualunque marinaio di bordo; parecchie volte essi avevano detto quello che era un oggetto lontano, e sebbene tutti ne dubitassero, la cosa si era verificata dopo essere stata esaminata con un cannocchiale. Erano al tutto consci di questa facoltà e Jemmy quando aveva qualche piccola quistione coll’Ufficiale di guardia, diceva: Io vedo nave, io non dico.
      Era interessante l’osservare il modo di fare dei selvaggi, quando sbarcammo, verso Jemmy Button; immediatamente essi si accorsero della differenza che passava fra lui ed essi, e parlarono molto fra loro di questo. Il vecchio indirizzò un lungo discorso a Jemmy che pareva un invito a rimaner fra loro. Ma Jemmy comprendeva poco il loro linguaggio, ed era inoltre molto vergognoso dei suoi compaesani. Quando York Minster venne dipoi a terra, essi l’osservarono nello stesso modo, e gli dissero che avrebbe dovuto tagliarsi la barba; tuttavia egli non aveva più di una ventina di peli sul volto, mentre noi tutti portavamo le nostre fitte barbe.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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