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      Non aveva mai veduto un mutamento così grande e doloroso. Appena però fu rivestito, e passata la prima emozione, le cose ripresero un buon aspetto. Pranzò col capitano Fitz Roy e mangiò collo stesso garbo di prima. Ci disse che aveva «troppo» (intendeva dire abbastanza) di che mangiare, che non aveva freddo, che i suoi parenti erano buona gente, e che non desiderava tornarsene in Inghilterra; la sera comprendemmo la ragione di questo grande mutamento nel modo di pensare di Jemmy, all’arrivo della sua giovane ed avvenente sposa. Col suo consueto buon cuore, ci portò due belle pelli di lontra per due suoi cari amici, ed alcune punte di lancie e di freccie fatte colle sue proprie mani pel capitano. Disse di essersi fatta da sè una barchetta e si vantò di saper parlare un tantino il suo linguaggio! Ma il fatto più singolare è quello che egli, da quanto pare, aveva insegnato alla sua tribù un po’ d’inglese; un vecchio annunziò spontaneamente in questa lingua «la moglie di Jemmy Button». Jemmy aveva perduto tutti i suoi averi. Ci disse che York Minster aveva fabbricato una grande barca, e con sua moglie Fuegia76, era partito parecchi mesi prima pel suo proprio paese, e si era congedato con un atto di consumata ribalderia; egli persuase Jemmy e sua madre ad andar con lui, ed intanto li abbandonò la notte rubando loro quanto possedevano.
      Jemmy andò a dormire a terra, ma ritornò l’indomani mattina a bordo, rimanendo con noi finchè il bastimento levò l’àncora, ciò che spaventò molto sua moglie, la quale pianse dirottamente finchè egli non l’ebbe raggiunta nella sua barchetta.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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