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      Alcuni di quei ghiacci natanti erano carichi di massi, non piccoli, di granito e di altre roccie differenti del calcare delle montagne circostanti. Il ghiacciaio più lontano dal polo, che venne osservato durante i viaggi dell’Adventure e della Beagle, era nella lat. di 46° 50’ nel golfo di Peñas. È lungo 15 miglia, ed in una parte ne ha 7 di larghezza e scende fino alla costa marina. Ma anche poche miglia più al nord di questo ghiacciaio, nella Laguna di San Rafael, alcuni missionari spagnuoli incontrarono «molti ghiacci natanti, alcuni grandi, alcuni piccoli ed altri mezzani», in uno stretto braccio di mare, al 22 del mese corrispondente al nostro giugno, ed in una latitudine che corrisponde a quella del lago di Ginevra!
      In Europa, il ghiaccio più meridionale che scende fino al mare si trova, secondo Von Buch, sulla costa di Norvegia, nella lat. 67°. Ora questo è più che non 20° di latitudine, o 1230 miglia più vicino al polo che non la laguna di San Rafael. La posizione dei ghiacciai di questa località e del golfo di Peñas, può anche esser maggiormente dimostrata da ciò, che essi scendono alla costa marina, a 7½° di latitudine, o 450 miglia di distanza da un porto, ove tre specie di Oliva, una Voluta ed una Terebra, sono conchiglie comunissime a meno di 9° di latitudine da una località ove crescono le palme, e 4½° da una regione ove il giaguaro ed il puma dimorano nelle pianure, meno di 2½° dalle erbe arborescenti e (guardando all’ovest nello stesso emisfero), meno che non 2° dalle orchidee parassite, e lungi un solo grado dalle felci arboree!


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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