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      Il danaro non valeva quasi nulla, ma la loro avidità pel tabacco aveva qualche cosa di straordinario. Dopo il tabacco veniva subito l’indaco, poi il capsicum, le vecchie vestimenta e la polvere da schioppo. Quest’ultimo articolo era richiesto per uno scopo innocentissimo; ogni parrocchia ha un moschetto pubblico, e hanno bisogno della polvere per far rumore il giorno della festa del santo o di altre feste.
      La popolazione vive qui principalmente di conchiglie e di patate. In certe stagioni prendono pure nei corrales, o siepi sott’acqua, molto pesce che rimane sulle sponde melmose quando scende la marea. Posseggono talvolta polli, pecore, capre, maiali, cavalli e bovine; l’ordine in cui sono qui menzionate esprime il loro numero rispettivo. Non vidi mai nulla di più cortese ed umile nei modi di questa popolazione. Cominciavano generalmente per dire che erano poveri indigeni del luogo e non Spagnuoli, e che avevano un gran desiderio di tabacco e di altre piacevolezze. A Caylen isola più meridionale, i marinai comperarono con un po’ di tabacco del valore di tre soldi, due polli, uno dei quali, siccome diceva l’indiano, aveva la pelle fra le dita e si trovò essere una bellissima anatra; e con qualche fazzoletto di cotone di quattro franchi si procurarono tre pecore ed un grosso mazzo di cipolle. La iola in questo luogo venne ancorata un po’ lungi dalla sponda, ed avevamo timore dei ladri nella notte. Il nostro pilota, signor Douglas, in conseguenza disse al commissario di polizia del luogo che egli metteva sempre sentinelle coi fucili carichi e non comprendendo lo spagnuolo, se avesse veduto qualche persona nel buio le avrebbe certamente sparato addosso.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Spagnuoli Caylen Douglas