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      L’Inghilterra fallirebbe interamente; tutte le carte, tutte le memorie, tutte le relazioni sarebbero da quel momento perdute. Il Governo non potendo più riscuotere le tasse e non potendo mantenere la sua autorità, la mano della violenza e della rapina rimarrebbero senza freno. In ogni grande città seguirebbe la carestia, la peste e la morte le farebbero corteggio.
      Poco tempo dopo la scossa, si vide lontano tre o quattro miglia una grande onda, che si accostava nel mezzo del golfo con un profilo liscio; ma lungo la spiaggia rovesciò capanne ed alberi, mentre s’innoltrava con forza irresistibile. All’ingresso del golfo ruppe in una terribile linea di bianchi frangenti, che salirono all’altezza di circa otto metri in linea verticale sopra il punto più alto della marea. La loro forza deve essere stata prodigiosa; perchè nella fortezza un cannone col suo carro, stimato del peso di quattro tonnellate, fu spinto avanti circa 5 metri. Uno schooner venne lanciato tra le rovine a 200 metri circa dalla riva. La prima onda fu seguita da due altre, che ritirandosi portarono via grandissima copia di oggetti natanti. In una parte del golfo, una nave venne spinta in alto a secco sulla spiaggia, fu portata via, poi di nuovo respinta sulla spiaggia e nuovamente trascinata via. In un’altra parte, due grosse navi ancorate vicine l’una all’altra furono fatte girare sopra se stesse, e le loro gomene si ravvolsero con tre giri intorno ad ognuna, sebbene fossero ancorate alla profondità di 100 metri, in pochi minuti furono a secco.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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