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      Questa scarpa, quantunque apparisse stretta, doveva avere quasi dieci miglia di larghezza, prima di fondersi col livello apparentemente piano dei Pampas. Lasciammo dietro di noi la sola casa di questo contorno, l’Estancia del Chaquaio; al tramonto scendemmo nel primo angolo venuto e passammo colà la notte.
      Marzo 25. – La vista del disco del sole nascente interrotto da un orizzonte piano come quello dell’oceano mi rammentò i Pampas di Buenos Ayres. Durante la notte cadde una gran rugiada, fatto che non s’incontrò nelle Cordigliere. La strada per un certo tratto si dirigeva ad oriente attraverso una bassa palude; poi incontrata l’asciutta pianura, volgeva a settentrione verso Mendoza. La distanza è di due lunghi giorni di viaggio. Il primo giorno fu di quattordici leghe fino ad Estacado, ed il secondo diciassette fino a Luxan, presso Mendoza. Tutta la distanza è sopra una pianura deserta, con al più due o tre case. Il sole era potentissimo, ed il viaggio privo di ogni interesse. Vi era pochissima acqua in quella traversìa, e nel nostro secondo giorno di viaggio trovammo solo una piccola pozzanghera. Dai monti scorre poca acqua, e subito viene assorbita dal terreno asciutto e poroso; per modo che, quantunque si viaggiasse per un tratto di dieci o quindici miglia dalla catena esterna delle Cordigliere, non s’incontrò neppure una sola corrente. In molte parti il terreno era incrostato di una efflorescenza salina; quindi avevamo le stesse piante amanti del sale, che sono comuni presso Bahia Blanca.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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