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      I minatori chiliani sono pei loro costumi una singolare razza di uomini. Vivendo per alcune settimane nei luoghi più deserti, quando i giorni di festa scendono nei villaggi, non v’ha eccesso o stravaganza cui non si abbandonino. Talvolta guadagnano una grossa somma, e allora, come fanno i marinai del loro danaro, essi cercano il mezzo più spiccio per poterla scialacquare. Bevono all’eccesso, comprano un numero sterminato di vestiti, ed in pochi giorni tornano senza un soldo nei loro miserabili tugurii, per lavorare peggio di animali da soma. Questa spensieratezza, come quella dei marinai, è evidentemente l’effetto di un consimile tenore di vita. Il loro cibo giornaliero è assicurato, e non acquistano nessuna abitudine di risparmio; inoltre, la tentazione e le occasioni per cedere ad esso sono nello stesso tempo in loro potere. D’altra parte, nella Cornovaglia ed in alcune altre parti d’Inghilterra, ove si suol vendere una parte della vena, i minatori, essendo obbligati ad operare e pensare da sè, sono una classe di uomini singolarmente intelligenti e di buona condotta. Il vestiario del minatore chiliano è singolare e piuttosto pittoresco. Porta una lunghissima camicia di un panno grossolano scuro, con un grembiale di cuoio; tutto questo tenuto intorno alla vita da una cintura di colori vivaci. I pantaloni sono larghissimi, ed il berretto di panno rosso è fatto per tener stretto il capo. Incontrammo una brigata di questi minatori in pieno costume, che portavano il corpo di uno dei loro compagni alla sepoltura.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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