Pagina (499/739)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Anche oggi narrano le gesta atroci dei filibustieri, e specialmente di un uomo, il quale tolse via l’immagine della Vergine Maria, e ritornò un anno dopo a prendere quella di San Giuseppe dicendo che era un peccato che la signora stesse senza suo marito. Sentii anche parlare di una vecchia signora, la quale ad un pranzo a Coquimbo, osservò quanto fosse strano l’aver vissuto fino allora per pranzare nella stessa stanza con un inglese, perchè si ricordava che quando era fanciulla, il solo grido di Los Ingleses, fece fuggire per due volte nei monti ogni persona del paese, portando seco ogni oggetto di valore.
      Maggio 14. – Giungemmo a Coquimbo, ove ci fermammo pochi giorni. La città non ha nulla di notevole tranne la sua grande tranquillità. Si dice che abbia da 6000 ad 8000 abitanti. Il mattino del 17 piovve leggermente per la prima volta in quest’anno per lo spazio di cinque ore. I contadini che seminano il frumento presso la costa marina ove l’atmosfera è più umida, trassero partito da questa pioggia per arare, dopo una seconda pioggia potevano seminare, e se avesse piovuto una terza volta, avrebbero avuto un buon raccolto in primavera. Era interessante osservare l’effetto di questa piccolissima dose di umidità. Dodici ore dopo il terreno sembrava asciutto come prima; tuttavia dopo un intervallo di dieci giorni, tutte le colline erano lievemente tinte di macchie verdi; l’erba era sparsa scarsamente in fili sottili come un capello dell’altezza di 25 mill. Prima di questa pioggia ogni parte della superficie era nuda come la nostra strada maestra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Vergine Maria San Giuseppe Coquimbo Los Ingleses Giungemmo Coquimbo