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      È evidente che una persona risalendo il corso di un fiume ascenderà un pendio più o meno grande; perciò il signor Gill rimase molto meravigliato, quando risalendo il letto di quello antico fiume si trovò ad un tratto a discendere una collina. Gli parve che il pendìo avesse una discesa di 12 a 15 metri a perpendicolo. Noi qui abbiamo una prova evidente che si è sollevato un monticello proprio attraverso l’antico letto di un fiume. Dal momento che il corso d’acqua venne così innalzato, l’acqua dovette necessariamente essere respinta in dietro e deve essersi formato un nuovo canale. Da quel momento pure la pianura circostante deve aver perduto la sorgente della sua fertilità e deve esser divenuta un deserto.
      Giugno 27. – Partimmo di buon’ora al mattino, ed al mezzodì giungemmo al burrone di Paypote, ove si incontra un ruscelletto di acqua, con un po’ di vegetazione, ed anche alcuni alberi di algarroba, sorta di mimosa. Per esservi nel contorno legna da ardere, era stata colà costruita anticamente una piccola fornace: trovammo un uomo solo incaricato di essa, di cui l’unica occupazione era di far caccia ai guanachi. La notte gelò fortemente; ma avendo legna in abbondanza per far fuoco, ci tenemmo ben caldi.
      Giugno 28. – Si continuò a salire graduatamente, e la valle ora si mutava in un burrone. Lungo il giorno vedemmo parecchi guanachi, e le tracce di una specie affine, la Vigogna; quest’ultimo animale ha costumi eminentemente alpini; scende di rado molto al di sotto del limite delle nevi perpetue, e quindi frequenta luoghi ancor più alti e deserti che non il guanaco.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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