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      Questi monti veduti in piano uno sull’altro, attraverso gli squarci delle nuvole avevano un aspetto grandiosissimo. È divenuto quasi un motto proverbiale, il dire che non piove mai nella parte inferiore del Perù. Tuttavia questo non si può dire esatto; perchè durante la nostra dimora, quasi ogni giorno vi era una nebbia tanto fitta e umida, che bastava a rendere le strade fangose e bagnare le vestimenta; la popolazione si compiace di chiamare questa nebbia rugiada peruviana. È cosa però certissima che non cade molta pioggia, perchè le case sono coperte di terrazze fatte di fango indurito; e sul molo v’erano carichi di bastimento di grano ammucchiati senza nessuna coperta.
      Non posso dire che quel poco che vidi del Perù mi sia andato a genio; tuttavia dicono che in estate il clima è molto migliore. In tutte le stagioni tanto gli abitanti, quanto i forestieri soffrono fortissime febbri. Questa malattia è comune in tutta la costa del Perù, ma è ignota nell’interno. Le febbri che vengono dai miasmi non mancano mai di parere molto misteriose. È tanto difficile giudicare dall’aspetto di un paese se sia o no salubre, che se una persona avesse dovuto scegliere sotto i tropici una posizione che sembrasse favorevole alla salute, è molto probabile che avrebbe scelto questa costa. La pianura che sta intorno a Callao è scarsamente coperta di un’erba grossolana, ed in alcune parti vi sono piccole pozzanghere di acqua stagnante. Probabilissimamente i miasmi vengono da queste; perchè la città di Arica era nelle stesse circostanze, e divenne molto più sana prosciugando alcuni piccoli stagni.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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