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      Quantunque nessuno abbia il diritto di speculare senza fatti distinti, tuttavia anche rispetto al topo dell’isola Chatham può nascere nella mente l’idea che esso forse sia una specie americana importata qui; perchè ho veduto, in una parte pochissimo frequentata dei Pampas, un topo indigeno che viveva sul tetto di una capanna fabbricata di fresco, e quindi non è improbabile che possa essere stato trasportato da un bastimento; fatti analoghi sono stati osservati dal dottor Richardson nel Nord America.
      Ottenni ventisei specie di uccelli terragnoli, tutti particolari al gruppo di isole e che non si trovano in nessun altro luogo, eccettuato un fringuello lodoliforme del Nord America (Dolichonyx oryzivorus), che su quel continente si estende al nord fino al 54° di lat., e frequenta generalmente le paludi. Gli altri venticinque uccelli consistono, primo, in un falco, di cui la struttura sta in mezzo in modo singolare fra una poiana ed il gruppo americano dei Polybori che si nutrono di carogne; ed ha maggiore affinità, nei costumi e nella voce con questi ultimi uccelli. In secondo luogo, vi sono due gufi, che rappresentano il barbagianni e l’allocco di palude di Europa. Terzo, un fiorrancino, tre piglia-mosche tiranni (due di essi sono specie di Pyrocephalus uno o due dei quali potrebbero essere considerati da alcuni ornitologi come semplici varietà), ed una tortora – tutte analoghe, ma distinte dalle specie americane. Quarto, una rondine, la quale sebbene differisca dalla Progne purpurea delle due Americhe, soltanto per avere colori più smorti, ed essere più piccola, e più sottile, è considerata dal signor Gould come specificamente distinta.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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