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      Perciò se eccettuiamo le diciotto specie di conchiglie marine, una di acqua dolce, e una terrestre, che sono venute, a quanto pare, in questo luogo come coloni dalle isole centrali del Pacifico, e parimente la specie distinta del Pacifico del gruppo delle fringille delle Galapagos, vediamo che questo arcipelago, sebbene si trovi nell’oceano Pacifico, zoologicamente fa parte dell’America. Se questo carattere derivasse solamente dalla immigrazione dall’America, non vi sarebbe in esso nulla di notevole; ma vediamo che una grande maggioranza degli animali terragnoli, e più di una metà delle piante a fiori, sono prodotti indigeni.
      Faceva un grande effetto vedersi circondati da nuovi uccelli, nuovi rettili, nuove conchiglie, nuovi insetti, nuove piante, e ancora da innumerevoli piccoli particolari di struttura, ed anche dal suono della voce e dal piumaggio degli uccelli, per cui mi si producevano vivamente al pensiero le pianure temperate della Patagonia, o i caldi ed aridi deserti del Chilì settentrionale. Perchè mai sopra quei piccoli tratti di terra, i quali durante un periodo geologico recente debbono essere stati coperti dall’oceano, che son fatti di lava basaltica, e quindi differiscono nel carattere geologico dal continente americano, e che stanno in un clima particolare – perchè, dirò ancora, mentre i loro abitanti indigeni erano associati in proporzioni differenti tanto nel genere quanto nel numero in modo diverso – furono essi creati sopra lo stesso tipo di organizzazione di quelli dell’America?


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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