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      È meraviglioso vedere boschetti di un albero, fornito di rami robusti come quelli di una quercia d’Inghilterra, carico di frutta grosse e molto nutrienti. Tuttavia di rado l’utilità di un oggetto può essere in rapporto col piacere prodotto dalla sua vista, e nel caso di quei bellissimi boschi, la conoscenza della loro grande utilità entra senza dubbio per molto nel senso di ammirazione che ispirano. I sentierini tortuosi, freschi per l’ombra che li circonda, conducono a case sparse; i proprietari delle quali ci accolsero ovunque con amorevolissima ospitalità.
      Quello che mi piacque maggiormente furono gli abitanti. La dolcezza della espressione delle loro fisonomie bandisce ad un tratto l’idea di un selvaggio; e l’intelligenza che vi brilla mostra che progrediscono in civiltà. I popolani quando lavorano tengono la parte superiore del corpo al tutto nuda, ed è allora che i Tahitiani fanno più bella figura. Sono molto alti, colle spalle larghe, atletici, e bene proporzionati. È stato osservato, che basta un po’ di abitudine per rendere all’occhio di un europeo una pelle nera più piacevole e naturale che non il suo proprio colore. Un bianco che si bagna accanto ad un Tahitiano, somiglia ad una pianta imbiancata dall’arte del giardiniere comparata con un bell’albero verde oscuro che cresce vigoroso in mezzo ai campi. La maggior parte degli uomini sono ornati di tatuaggi, e questi ornamenti seguono le curve del corpo tanto graziosamente, che producono un effetto elegantissimo. Un disegno comune, che varia solo nei particolari è alcunchè simile al capitello di una palma.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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