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      Era stato ai suoi tempi un grande guerriero. Mi pareva essere in buoni rapporti col signor Bushby; ma varie volte si erano disputati violentemente. Il signor Bushby osservò che un po’ di tranquilla ironia faceva spesso tacere qualunque indigeno anche nei momenti di più grande collera. Questo capo era venuto una volta e si era rivolto con piglio di padronanza al signor Bushby, dicendogli: «Un gran capo, un grande uomo, un mio amico, è venuto a farmi visita; voi dovete dargli bene da mangiare, fargli qualche bel dono, ecc.» Il signor Bushby lo lasciò terminare il suo discorso, e poi gli rispose a un dipresso così: «Che cosa altro faranno per voi i vostri schiavi?» Allora l’uomo cessò istantaneamente con una espressione molto comica, di fare il bravaccio.
      Qualche tempo fa, il signor Bushby corse un pericolo molto più serio. Un capo ed una brigata di uomini cercarono di invadere la sua casa nel mezzo della notte, e non trovando la cosa tanto facile, cominciarono un fuoco di moschetteria ben nudrito. Il signor Bushby venne lievemente ferito; ma gli aggressori furono alla fine scacciati. Poco dopo si venne a sapere chi era stato l’aggressore; e fu tenuta una adunanza di tutti i capi per tener consiglio intorno all’avvenimento. Fu considerato dai Nuovi Zelandesi come un attentato atrocissimo, perchè era una aggressione notturna, ed il signor Bushby era ammalato in casa sua; quest’ultima circostanza, e ciò fa loro molto onore, è considerata in ogni caso come una protezione. I capi furono d’accordo di confiscare le terre dell’aggressore, al re d’Inghilterra.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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