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      Un mutamento più spiccato e più importante si osservava nelle giovani donne, che facevano ufficio di serve nelle abitazioni. Il loro aspetto pulito, decente e sano, come quello delle cameriere inglesi, formava un contrasto meraviglioso colle donne dei sucidi tuguri di Kororadika. Le mogli dei missionari cercarono di persuaderle a non praticare più il tatuaggio; ma essendo giunto un famoso operatore del sud, esse dissero: «Davvero abbiamo bisogno di farci qualche linea intorno alla bocca; altrimenti, quando saremo vecchie, le nostre labbra saranno grinzose, e faremo troppo brutta figura». Non vi è più tanto tatuaggio come prima; ma siccome è un segno che distingue il padrone dallo schiavo, sarà probabilmente praticato per lungo tempo. L’abitudine ha una forza tale sulla mente umana, che i missionari mi dissero che anche ai loro occhi, una faccia pulita senza macchie era meschina e non pareva loro degna di un personaggio della Nuova Zelanda.
      La sera, ad ora piuttosto tarda, andai in casa del signor Williams, ove passai la notte. Trovai colà una brigata numerosa di bambini, che si erano riuniti pel Natale, e stavano tutti seduti intorno ad una tavola da thè. Io non vidi mai una riunione più bella, nè più allegra; e pensare che questo era nel centro della terra del cannibalismo, dell’assassinio e di tutti i più atroci delitti! La cordialità e la felicità che erano dipinte sui volti della brigata dei bimbi brillavano pure sul volto delle persone più attempate della missione.
      Dicembre 24. – Al mattino si lessero le preghiere in lingua indigena a tutta la famiglia.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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