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      È impossibile entrare qui nei particolari necessari, ma io mi arrischio a sfidare121 chiunque a spiegare in un altro modo, come sia possibile che un gran numero di isole possa venire distribuito in mezzo a vaste aree – tutte le isole essendo basse – tutte costrutte da coralli, i quali abbisognano assolutamente di una base ad una limitata profondità dalla superficie.
      Prima di spiegare come gli atolli acquistino la loro speciale struttura, dobbiamo volgere la nostra attenzione alla seconda grande classe, cioè agli scogli ad argine. Questi si estendono talora in linea retta in faccia alle sponde di un continente o di una grande isola, o circondano isole più piccole; nei due casi sono separati dalla terra da un largo e piuttosto profondo canale di acqua, analogo alla laguna che sta dentro ad un atollo. È notevole quanto poco si sia badato agli scogli ad argine, che circondano l’atollo; mentre sono invero strutture meravigliose. Lo schizzo qui annesso rappresenta parte dell’argine che circonda l’isola di Bolabola nel Pacifico, come si vede dalle guglie centrali. In questo caso tutta la linea dello scoglio è stata mutata in terra; ma per solito una linea di grandi scogliere bianco-neve, con qua e là una isoletta adorna di noci di cocco divide le acque brune e gonfie dell’oceano dalla distesa verde brillante del canale a laguna. E le acque tranquille di questo canale generalmente bagnano un margine di basso terreno di alluvione, carico dei più bei prodotti dei tropici, che sta al piede di monti centrali, selvaggi, e scoscesi.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Bolabola Pacifico