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      Si dice pure che nel 1709 vi fossero nella Sandy Bay un gran numero di alberi morti; quel luogo è ora tanto deserto, che nessuna cosa avrebbe potuto farmi credere ad un tal fatto senza ragguagli così precisi. Sembra ora quasi certo che le capre ed i maiali abbiano distrutto tutti i giovani alberi, mentre crescevano, e coll’andar del tempo gli alberi vecchi, che erano salvi dalle loro aggressioni, siano periti di vecchiezza. Le capre furono introdotte nel 1502; si sa che ottantasei anni dopo, al tempo di Cavendish, erano numerosissime. Più di un secolo dopo, nel 1731, quando il male era compiuto ed irreparabile, venne emanato un ordine che fossero distrutti tutti gli animali erranti. È cosa degna di attenzione osservare, che l’arrivo degli animali a SantElena nel 1501, non mutò l’aspetto dell’isola, fino che non fu trascorso un periodo di duecentoventi anni; perchè, nel 1502 vennero introdotte le capre, e nel 1724 si dice che «gli alberi vecchi sono per la maggior parte caduti». Non vi può essere guari dubbio che questo mutamento nella vegetazione abbia alterato non solo le conchiglie terrestri, cagionando l’estinzione di otto specie, ma anche quello di moltissimi insetti.
      Sant’Elena, collocata tanto lontano da ogni continente, nel mezzo di un grande oceano, e colla sua Flora unica, sveglia la nostra curiosità. Le otto conchiglie terrestri, sebbene ora estinte, ed una Succinea vivente, sono specie particolari che non si trovano altrove. Il signor Cuming, tuttavia, mi ha informato che una Helix d’Inghilterra è qui comune, le sue uova senza dubbio sono state importate in alcuna delle molte piante introdotte.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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