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      Conforme a ciò, nell’anno 1861 furono coperte analo-gamente parecchie piante, prima che avessero espanso i loro fiori; e diedero i risultati seguenti:
      TABELLA V.
      Numerodelle piante Numero delle
      ombrelle prodotte Prodotto di semiMicrostili 6 24 1.3 grani di semi in peso o 50
      semi all’incircaMacrostili 18 74 Neppure un seme
     
      Giudicando dalle piante liberamente esposte, che crebbero nella stessa aiuola e che furono trattate nello stesso modo, se si eccettui che esse furono esposte alle visite degli insetti, le sopra citate sei piante microstili avrebbero dovuto produrre 92 grani di semi invece di 1.3; e le diciotto piante macrostili, che non produssero alcun seme, avrebbero dovuto produrre oltre 200 grani in peso. La produzione di alcuni pochi semi da parte del-le piante microstili fu probabilmente la conseguenza dell’intervento dei Thrips o di qualche altro minutissimo inset-to. Non è necessario di addurre prove ulteriori, tuttavia voglio soggiungere che dieci vasi di Polyanthus e di P. veris (cowslip) di ambedue le forme, difesi, nella mia serra, dalle visite degli insetti, non diedero alcun seme, mentre i fiori di altri vasi fe-condati artificialmente, ne produssero in grande copia. Si vede da ciò, che le visite degli insetti sono di una necessità assoluta per la fecondazione della P. veris. Se la corolla della forma ma-crostile cadesse invece di restare aderente all’ovario dopo di es-sere appassita, le antere inserite alla porzione inferiore del tu-bo potrebbero venire trascinate sopra lo stigma col poco polline che sempre loro resta aderente, ed i fiori potrebbero essere parzialmente fecondati col proprio polline, come ciò avviene in tal modo nella Primula sinensis.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Numero Prodotto Neppure Thrips Polyanthus Primula