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      Ed è per verità un fatto curioso che una differenza tanto insignificante come la caduta della corolla appassita, possa cagionare una tanto gran-de diversità nel numero dei semi prodotti da una pianta, quan-do i suoi fiori non vengano fecondati dagli insetti.
      I fiori della P. veris (cowslip) e delle altre specie del genere secernono riccamente del nettare, ed io ho veduto spesso pec-chioni, specialmente il B. hortorum e muscorum, succhiare i fiori della prima specie in modo acconcio,( ) sebbene essi fac-ciano talora dei fiori nella corolla. Senza dubbio visitano que-sti fiori le farfalle notturne, poichè uno de’ miei figli catturò sul fatto la Cucullia verbasci. Il polline aderisce facilmente a qualunque sottile oggetto che venga introdotto nel fiore. Le antere in una forma sono collocate all’incirca, sebbene non e-sattamente, allo stesso livello collo stigma dell’altra; poichè la distanza fra le antere e lo stigma nella forma microstile è mag-giore che nella forma macrostile, e precisamente nella propor-zione di 100 a 90. Questa differenza risulta da ciò, che le ante-re nella forma macrostile stanno un po’ più in alto che lo stigma nella microstile, e ciò favorisce la deposizione del polli-ne su di esso. Dalla situazione degli organi ne segue, che se in una corolla di una forma e poscia dell’altra, penetra la probo-scide d’un pecchione morto, oppure una grossa setola o un a-spro ago, come farebbe un insetto che visita promiscuamente le due forme che crescono mescolate fra di loro, il polline della forma a stami lunghi aderisce intorno alla base dell’oggetto e con certezza verrà deposto sullo stigma della forma macrostile, mentre il polline degli stami brevi della forma macrostile ade-risce un po’ sopra l’estremità dell’oggetto, e alquanto di esso vien portato per lo più sullo stigma dell’altra forma.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Cucullia