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      FIG. 4
     
      Linum grandiflorum.
      SS stimma.
      Una differenza più importante sta in ciò che nella forma microstile i cinque stimmi divergono considerevolmente fra loro, passano all’esterno fra i filamenti degli stami e vengono a stare in tal modo entro il tubo della corolla. Nella forma mi-crostile gli stimmi allungati sono quasi verticali e alternati col-le antere. In quest’ultima forma varia in modo considerevole la lunghezza degli stimmi, le loro estremità superiori possono prolungarsi anche un poco al di là delle antere oppure finisco-no all’incirca verso la loro metà. Nondimeno non havvi mai la più piccola difficoltà a distinguere queste due forme; poichè oltre alla differenza nella divergenza degli stimmi, questi non raggiungono mai nella forma microstile neppure la base delle antere. In questa forma le papille della superficie stimmatica sono più brevi, di colore più scuro e più avvicinate che nella forma macrostile; ma queste differenze sembrano essere sem-plicemente la conseguenza dell’accorciamento dello stimma, poichè nelle varietà della forma macrostile a stimmi più brevi le papille sono più avvicinate e di colore più scuro che in quel-le a stimmi più lunghi. Se si considera quanto leggere e variabi-li sieno le differenze fra le due forme di questo Linum, non ci sorprende che non sieno state notate fin qui.
      Nell’anno 1861 io aveva nel mio giardino undici piante, delle quali otto erano macrostili e tre microstili. Due bellissi-me piante macrostili crescevano in un’aiuola alla distanza di cento yards dalle altre, e divise da queste da una siepe di piante sempreverdi.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Linum Nondimeno