Pagina (91/388)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si potrebbe dire che le due specie di polline e i due stimmi si riconoscono in qualche modo fra lo-ro. Se si prende la fertilità come misura della diversità si può asserire senza esagerazione che il polline del Linum grandiflo-rum macrostile (e reciprocamente quello della forma opposta) fu portato ad un tale grado di differenziamento, rispetto alla sua azione sullo stimma della medesima forma, che sta a paro di quello esistente fra il polline e lo stimma di specie apparte-nenti a diversi generi.
      Linum perenne. - Questa specie è evidentemente eterostile, come fu notato da diversi botanici. Il pistillo della forma ma-crostile è lungo quasi il doppio di quello della microstile. In quest’ultima gli stimmi sono più piccoli, e poichè essi diver-gono fra loro in un grado più elevato sporgono assai in basso fra gli stami. Non potei scorgere nessuna differenza fra le due forme riguardo alla grandezza delle papille degli stimmi. Solo nella forma macrostile le superficie stimmatiche dei pistilli ma-turi si torcono, così da volgersi verso la periferia del fiore; ma su questo punto ritornerò quanto prima. All’opposto di quan-to si osserva nel Linum grandiflorum, i fiori macrostili portano stami che raggiungono appena metà della lunghezza di quelli dei microstili. La grandezza dei granelli pollinici è piuttosto variabile; dopo parecchi dubbi venni a concludere che una dif-ferenza uniforme non esiste fra i granelli delle due forme. I lunghi stami della forma microstile si prolungano fino ad una certa altezza al di sopra della corolla e i loro filamenti sono co-lorati in turchino, secondo ogni probabilità, perchè sono espo-sti alla luce.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Linum Linum