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      Quando sono gl’insetti che compiono la fecondazione (e que-sto è il caso più frequente senza confronto nelle piante erma-frodite), allora il vento non vi ha alcuna parte; ma noi vedia-mo un numero infinito di adattamenti per assicurare il trasporto del polline col mezzo di agenti viventi. Questi adat-tamenti si riconoscono con grandissima facilità nei fiori irrego-lari, ma esistono anche nei fiori regolari, di cui quelli del Li-num offrono un bell’esempio, come mi proverò a dimostrare.
      Ho già fatto menzione della torsione di ogni singolo stim-ma nella forma macrostile del Linum perenne. In ambedue le forme delle altre specie eterostili e nelle specie omostili di Li-num che ho esaminato, le facce stimmatiche sono rivolte verso il centro del fiore, mentre il dorso solcato degli stimmi, al qua-le sono fissati gli stili, guarda all’esterno. Ciò si verifica negli stimmi dei fiori macrostili di L. perenne mentre sono nella gemma. Ma all’epoca in cui i fiori sono spiegati, i cinque stimmi si torcono in modo da guardare verso la periferia del fiore e ciò in conseguenza della torsione di quella porzione dello stilo che giace sotto lo stimma. Devo ancora soggiungere che i cinque stimmi non si torcono sempre completamente, ma due o tre guardano solo obliquamente all’esterno. Le mie osservazioni furono fatte nel mese di ottobre e non è invero-simile che in un’epoca precedente la torsione possa essere stata più completa; poichè dopo due o tre giornate fredde ed umide il movimento si compieva assai imperfettamente.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Li-num Linum Li-num