Pagina (156/388)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Da questi diversi fatti ne segue che gl’insetti trasportano di solito il pol-line di ciascuna forma dagli stami al pistillo di lunghezza corri-spondente, e noi vedremo ben presto l’importanza di questo adattamento. Non si deve credere tuttavia che le api non ven-gano più o meno cosperse in tutto il loro corpo con polline delle diverse categorie; poichè ciò si potrebbe osservare quanto al polline verde degli stami lunghi. Oltre di ciò si farà ben pre-sto menzione del caso di una pianta macrostile, la quale pro-duceva un numero eccessivo di cassule quantunque crescesse affatto isolata ed i fiori dovessero necessariamente venir fe-condati col proprio polline delle due categorie; ma queste cas-sule davano una piccolissima media di semi. Per conseguenza gl’insetti e specialmente gli apidi servono in generale al tra-sporto del polline ed in ispecie al trasporto conveniente.
      Wirtgen parla ( ) della variabilità di questa pianta nelle ra-mificazioni del fusto, nella lunghezza delle brattee, nella gran-dezza dei sepali ed in parecchi altri caratteri. Nelle piante che crescevano nel mio giardino le foglie differivano notevolmente nella forma, erano opposte, alterne o ordinate in verticilli ter-nari. In quest’ultimo caso i fusti erano esagonali; quelli delle altre piante erano quadrangolari. Ma noi dobbiamo princi-palmente occuparci degli organi della riproduzione; la curva-tura dello stilo all’insù è variabile, specialmente nella forma microstile, nella quale lo stilo qualche volta è diritto, altra vol-ta curvato insensibilmente, ma per lo più è piegato ad angolo retto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388