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      Riguardo alle piante del sig. Duck della tabella XXXI, si raccol-sero i semi da una sola pianta senza por mente alla forma di essa, e questi produssero nove piante omostili e venti macrostili. Le omo-stili somigliavano sotto ogni riguardo alle precedenti; otto delle loro cassule autofecondate contenevano in media 44.4 semi, con un mas-simo di 61 ed un minimo di 23. Quanto alle venti piante macrostili si osservò che in alcuni fiori il pistillo non si prolungava tanto in al-to come nei fiori macrostili ordinari; gli stimmi erano lisci, quan-tunque convenientemente allungati; per cui osservavasi un leggero accostamento alla struttura del pistillo della forma microstile. Inol-tre alcune di queste piante macrostili si avvicinavano alle omostili nella funzione; poichè una di esse produsse non meno di quindici cassule spontaneamente autofecondate, otto delle quali contenevano in media 31.7 semi, con un massimo di 61. Questa media sarebbe piuttosto bassa per una pianta macrostile fecondata artificialmente col suo proprio polline, ma è elevata per una spontaneamente auto-fecondata. Così per esempio trentaquattro cassule, prodotte dai ni-poti illegittimi di una pianta macrostile colla autofecondazione spontanea, contenevano in media solo 9.1 semi con un massimo di 46. Alcuni semi, presi promiscuamente dalle ventinove piante omo-stili e macrostili precedenti, produssero sedici rampolli, nipoti della pianta primitiva appartenente al signor Duck; di questi rampolli e-rano omostili quattordici e macrostili due; rilevo questo fatto come una prova ulteriore della trasmissione delle varietà omostili.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





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