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      Anche il Polygomum è l’unico genere eterostile della sua famiglia; e quantunque esso sia un genere assai ricco, tuttavia nessuna specie di esso, ad eccezione del P. fagopyrum, presenta questo carattere. Noi possiamo supporre che essa sia divenuta eterostile in un’epoca relativamente recente, poichè per la funzione sembra essere meno distintamente eterostile della specie di qualsiasi altro genere, essendo ambedue le forme in istato di produrre spontaneamente un numero considerevo-le di semi autofecondati. Il genere Polygonum, comprendendo un’unica specie eterostile, presenta un caso eccezionale; ma ogni altro genere di considerevole estensione, che comprende alcune specie eterostili, possiede anche specie omostili. Il gene-re Lythrum comprende specie trimorfe, dimorfe ed omostili.
      Alberi, arbusti e piante erbacee, tanto grandi che piccoli, che portano fiori isolati o fiori in fitte spighe, o in capolini, sono divenuti eterostili. Lo stesso caso osservasi nelle piante che vivono in luoghi alpini e di pianura, in terreno asciutto, paludoso e nell’acqua.( )
      Allorchè incominciai a fare esperimenti sulle piante etero-stili, ciò avvenne sotto l’impressione che esse tendessero a farsi dioiche; ma fui ben presto costretto ad abbandonare questa i-dea, poichè le piante macrostili di Primula, le quali, posseden-do un pistillo più lungo, uno stimma più esteso e stami più brevi con granelli pollinici più piccoli, sembravano essere più specialmente femminili, produssero un numero minore di se-mi che le piante microstili, nelle quali, per i rapporti sopra in-dicati, sembrava prevalere più che nelle precedenti il carattere maschile.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Polygomum Polygonum Lythrum Primula