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      Nelle P. auricula e farinosa gli stami somigliano per lunghezza a quelli della forma microstile ed a quelli della macrostile per la grandezza dei loro granelli pollinici; anche il pistillo somiglia a quello della macrostile, così che, sebbene gli stami ed il pistillo abbiano una lunghezza quasi eguale e per conseguenza il polline giunga spontanea-mente sullo stimma, i fiori non vengono fecondati legittima-mente e danno solo un mediocre prodotto di semi. Risulta da ciò in primo luogo, che le varietà omostili sono sorte in modi diversi, e secondariamente che la combinazione delle due for-me nello stesso fiore è ora più ora meno completa. Nella P. e-latior sono diventati equistili solo alcuni fiori di una data pian-ta e non tutti come nelle altre specie.
      Il signor Scott ha supposto che le varietà a stili eguali na-scano per la riversione al primitivo stato omostile del genere. Questo modo di vedere è appoggiato dalla sorprendente fedel-tà colla quale le varietà a stili eguali vengono trasmesse una volta che sono comparse. Io ho dimostrato nel capitolo XIII delle mie Variazioni degli animali e delle piante allo stato dome-stico, che qualsiasi causa la quale turbi la costituzione tende a produrre una riversione, e sono principalmente le specie colti-vate di Primula che diventano equistili. La fecondazione ille-gittima, essendo un processo anormale, è spesso una causa ec-citante, e nelle piante macrostili di origine illegittima della P. sinensis io ho osservato la prima comparsa e gli stadii successivi di questa varietà. In alcune altre piante di P. sinensis di eguale origine i fiori sembravano essere ritornati al loro originario stato selvaggio.


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Le diverse forme dei fiori in piante della stessa specie
di Charles Darwin
Utet
1877 pagine 388

   





Scott Primula