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      In questo caso le piante erano riunite in aiuole maggiori di quante ne avessi prima mai veduto; e io penso che troppi fiori siano stati riuniti per poter essere tutti visitati e fecondati dagli insetti. In alcune altre piante di O. maculata poco distanti dalle prime, potei osservare oltre trenta cassule per spica.
      La Orchis fusca presenta un fatto ancora più singolare di fecondazione incompleta. Io esaminai dieci belle infiorescenze appartenenti a due diverse località del Kent meridionale, che ebbi in dono dai signori Oxenden e Molden; la maggior parte dei fiori di queste infiorescenze erano già in parte appassiti, e il polline già ammuffito persino nei fiori superiori; noi possiamo quindi ritenere che nessuna massa pollinica sarebbe stata più asportata. In causa delle difficoltà offerte dal loro stato appassito, esaminai solo i fiori di due spiche, ed ottenni un risultato eguale a quello citato nella tabella pretendente, vale a dire cinquantaquattro fiori conservavano ancora al loro posto tutte e due le masse polliniche e solo otto di essi ne avevano perduto una o due di esse. In questa come nell’Orchis latifolia, che erano state ambedue insufficientemente visitate dagli insetti, era maggiore il numero dei fiori che avevano perduto una sola massa pollinica di quelli che le avevano perdute ambedue. Io esaminai qua e là ancora molti altri fiori delle altre infiorescenze di O. fusca e il rapporto delle masse polliniche mancanti non fu maggiore di quello osservato nelle due spiche citate nell’elenco.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





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