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      Si potrebbe dire, che la natura fa talvolta lo stesso esperimento, ma meno generosamente, perchè essa, come ha dimostrato Bentham21, produce spesso fiori mostruosi di Orchis pyramidalis privi di nettario o con nettario breve ed imperfetto. Sir Charles Lyell mi inviò da Folkestone parecchie infiorescenze con fiori in tal modo incompleti; fra essi ve ne erano sei privi d’ogni traccia di nettario e tutti conservavano ancora le loro masse polliniche. In circa una dozzina d’altri fiori, in cui i nettarii erano brevi ed i labelli imperfetti per la mancanza delle linee di guida, oppure per aver esse assunto una forma fogliacea in causa d’un troppo rigoglioso sviluppo, fu osservata la mancanza d’una sola massa pollinica in un fiore e solo in un altro di essi l’ovario era leggermente gonfio. Eppure in tutti questi diciotto fiori io trovai che i dischi adesivi erano perfetti e avvolgevano tosto un ago introdotto nel punto opportuno. I lepidotteri notturni avevano portato via le masse polliniche dei fiori completi delle stesse infiorescenze, e li avevano regolarmente fecondati, così che dovevano avere trascurato i fiori mostruosi, oppure avrebbero trovato un impedimento al trasporto delle masse polliniche ed alla fecondazione dei fiori nel turbamento del complicato meccanismo delle parti, nel caso che gli avessero visitati.
      Ad onta di questi fatti diversi, ho però sempre ritenuto, che debba aver luogo una secrezione di nettare nelle nostre comuni orchidee, e ho deciso di esaminare attentamente la O. morio.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





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