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      I fiori spandono un gradito profumo, e il nettare contenuto sempre in buona copia nei loro nettarii sembra attirare vivamente i lepidotteri, poichè le masse polliniche vengono presto ed assai attivamente allontanate. Così, ad esempio, in una infiorescenza con quarantacinque fiori aperti, quarantuno avevano perduto le loro masse polliniche o era stato lasciato del polline sul loro stigma. In un’altra infiorescenza con cinquantaquattro fiori, trentasette avevano perduto ambedue le masse polliniche e quindici una; così che solo due fiori in tutta la spica possedevano ancora ambedue le masse polliniche.
      Mio figlio Giorgio si portò di notte tempo in una località, dove cresceva in quantità questo genere di piante e catturò ben presto la Plusia chrysitis con sei, la P. gamma con tre, l’Anaitis plagiata con cinque, e la Triphæna pronuba con sette masse polliniche aderenti alle loro proboscidi. Posso aggiungere, che egli prese la farfalla della prima specie anche nel mio giardino, dove le masse polliniche di questa Orchis aderivano alla di lei proboscide, ma avevano perduto tutti i granelli pollinici, sebbene il giardino disti un quarto di miglio da ogni località dove cresce questa pianta. Molti dei lepidotteri notturni sopra nominati non portavano che una sola massa pollinica aderente alla loro proboscide un po’ lateralmente; ciò succederà ogni volta che la farfalla non si collochi direttamente avanti il nettario e non introduca la sua proboscide esattamente fra i dischi. Ma poichè il labello è piuttosto largo e piano e privo di liste guidatrici, simili a quelle del labello di Orchis pyramidalis, così non esiste nulla che costringa le farfalle ad introdurre le loro proboscidi simmetricamente nel nettario; e ciò non sarebbe d’altronde di alcuna utilità.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





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