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      Il sig. Cheeseman introdusse degli insetti in parecchi fiori di P. trullifolia e osservò che essi nell’uscirne portavano ordinariamente aderenti al loro dorso delle masse polliniche. Egli dimostrò pure il significato dell’irritabilità del labello, coll’allontanarlo da dodici fiori mentre erano ancora giovani; e così facendo gl’insetti che entravano nei fiori non erano costretti ad uscirne per quella via, e nessuno di questi fiori produsse neppure un frutto. I fiori sembrano essere esclusivamente visitati da ditteri; quale attrattiva essi abbiano, è ignoto, poichè non secernono nèttare. Il signor Cheeseman crede che appena la quarta parte dei fiori producano cassule, quantunque egli stesso, avendo una volta esaminato 110 fiori appassiti, ne avesse trovato settantuno che avevano polline sui loro stigmi e solo ventotto possedessero ancora tutte quattro le masse polliniche entro le antere. Tutte le specie della Nuova Zelanda portano fiori singoli, così che deve avvenire un incrociamento tra piante diverse. Aggiungo ancora, che il sig. Fitzgerald collocò anche un piccolo coleottero sul labello di P. Longifolia, il quale fu istantaneamente trasportato entro il fiore e dentro racchiuso; più tardi egli osservò come esso ne sia uscito con due masse polliniche sul dorso. Ad onta di ciò, egli dubita, per motivi che a me sembrano affatto insufficienti, che la sensibilità del labello costituisca per la pianta un vantaggio altrettanto grande del danno.
      Il sig. Fitzgerald ha descritto un’altra orchidea appartenente allo stesso sottogruppo, la Caladenia dimorpha, la quale possiede un labello irritabile.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





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