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      F. Walker mi fa sapere, che la Sarcophaga suol visitare sostanze animali in putrefazione e la Cœlopa alghe marine e solo di rado si posa sui fiori. Il Crabro suole ancora far incetta, come rni assicura il sig. F. Smith, di piccoli coleotteri (Haltica), che reca al suo nido. Egli è del pari meraviglioso che, mentre si vedono tante specie di insetti visitare questa Epipactis, non si sia mai osservato neppur un pecchione poggiarsi su uno di questi fiori; quantunque mio figlio abbia tenuto d’occhio in tre occasioni e per parecchie ore centinaia di piante intorno a cui aleggiavano numerosi pecchioni.
      Epipactis latifolia. — Questa specie concorda nel maggior numero dei caratteri colla precedente. Il rostello però si estende ancora più oltre la faccia anteriore dello stigma, e l’estremità ottusa superiore dell’antera è meno prominente. La sostanza vischiosa che riveste la cappa elastica del rostello abbisogna d’un tempo piuttosto lungo per disseccarsi. I petali e i sepali superiori sono più ampiamente spiegati che nella E. palustris; la porzione distale del labello è più piccola e saldamente collegata colla parte basilare (fig. 16), di modo che non è flessibile nè elastica; essa serve evidentemente solo di stazione agli insetti. La fecondazione di questa specie dipende semplicemente da ciò, che un insetto strofini in direzione ascensiva e viceversa il rostello che è assai prominente, ciò che dovrà fare ogni qualvolta, dopo aver succhiato il copioso nettare esistente nella cappa del labello, voglia ritirarsi dal fiore.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





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