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      21) copre quasi intieramente la faccia superiore del rostello. Il filamento dell’antera è di considerevole lunghezza, ma nel disegno A è nascosto dietro il corpo dell’antera; nello spaccato B si può vedere, dopo che si è reso sporgente; esso è elastico e preme l’antera fortemente in basso contro la faccia obliqua del clinandro (v. fig. 21, B), che giace dietro il rostello. Se il fiore è spiegato, le due masse polliniche riunite in un’unica massa giacciono perfettamente libere sul clinandro e sotto la loggia dell’antera. Il labello avvolge la colonnetta, lasciando libero anteriormente un passaggio. La porzione mediana del labello (come si può vedere in A, fig. 21) è ingrossata e si prolunga in alto fino al vertice dello stigma. La porzione inferiore della colonnetta è trasformata in un nettario ipocrateriforme, il quale secerne nettare.
      Se un insetto tenta l’ingresso in uno di questi fiori, il labello che è elastico cederà e il labbro sporgente dell’antera difenderà il rostello da ogni disturbo; ma allorchè l’insetto si ritira, il labbro dell’antera si solleva e la sostanza viscosa è spinta dal rostello dentro l’antera, per cui la massa pollinica si attaccherà all’insetto e verrà trasportata da esso su un altro fiore. Ho potuto facilmente imitare questo atto; ma poichè le masse polliniche sono prive di picciuolo e giacciono entro il clinandro piuttosto addietro e sotto l’antera, e poichè in fine la sostanza messa dal rostello non è fortemente viscosa, esse restarono talvolta indietro.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318