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      La terza forma, Myanthus barbatus (fig. 31, B), si trova talvolta sulla stessa pianta assieme alle due precedenti. I fiori differiscono notevolmente quanto all’aspetto esterno, ma non essenzialmente nella struttura da quelli delle altre due forme. Essi sono ordinariamente in posizione inversa di fronte a quelli di Catasetum tridentatum e Monacanthus viridis, vale a dire col labello in basso. Il labello è orlato di papille in modo singolare; ha una cavità mediana assai poco considerevole, dal cui margine posteriore si diparte una singolare appendice curvata e appiattita, la quale sostituisce la prominenza ad incudine del labello della forma maschile, C. callosum. Gli altri petali e i sepali sono macchiati ed allungati, e solo i due sepali inferiori ripiegati. Le antenne non sono così lunghe come nella forma maschile C. tridentatum; esse sono disposte simmetricamente ai due lati dell’appendice corniforme presso la base del labello, e le loro estremità, che non sono rese aspre da papille, entrano quasi nella cavità mediana. La cavità stimmatica ha una grandezza a un dipresso intermedia fra quella della forma maschile e quella della femminile; è rivestita di cellule ripiene di una sostanza bruna. L’ovario, che è diritto e percorso da solchi evidenti, è lungo quasi due volte quello della forma femminile Monacanthus, ma non tanto ingrossato nel suo punto di unione col fiore. Gli ovuli, dopo conservati nell’alcool, si presentano opachi e pastosi e somigliano sotto ogni aspetto a quelli della forma femminile, ma non sono tanto numerosi.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





Myanthus Catasetum Monacanthus Monacanthus