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      La torsione di tutte le parti del fiore principia già entro la gemma.
      La posizione dei diversi organi raggiunta con questo mezzo è della più alta importanza; poichè se la colonnetta ed il labello non fossero rivolti lateralmente, i pollinii andrebbero a colpire il labello sovrapposto nella loro espulsione, come di fatto avvenne nell’unico fiore anomalo, il quale aveva una colonnetta quasi diritta. Se gli organi dei due lati opposti di una stessa fitta infiorescenza non avessero opposte direzioni, non rimarrebbe alcuno spazio libero per la espulsione dei pollinii e per l’aderenza al corpo degli insetti.
      Allorchè il fiore è maturo, i tre sepali pendono in basso; ma i due petali superiori si conservano quasi eretti. Le basi dei sepali e specialmente quelle dei due petali superiori sono ingrossate e gonfie ed hanno un colore giallognolo; e quando sono completamente mature sono pregne di liquido, cosicchè, se vengono punte con un piccolo tubetto di vetro, il liquido sale entro esso fino ad un certo livello per forza di capillarità. Queste parti ingrossate possiedono, come il peduncolo del labello, un sapore dolciastro e gradito, e per me non vi ha dubbio che servano ad adescare gli insetti, poichè nettare libero non viene secreto.
      Tenterò ora di mostrare come le singole parti del fiore sieno coordinate fra loro e come funzionino assieme. Il peduncolo del pollinio è ripiegato attorno al rostello come nel genere Catasetum; in quest’ultimo genere, appena esso diventa libero, si distende semplicemente con forza in linea retta; nel genere Mormodes avviene qualche cosa di più. Se il lettore rivolgerà la sua attenzione alla fig.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





Catasetum Mormodes