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      In molti casi, la fecondazione incrociata è anche assicurata da certe bellissime disposizioni meccaniche, aventi per risultato d'impedire che i fiori si fecondino col loro proprio polline. - V'è una piccola classe di piante, ch'io chiamai dimorfe o trimorfe, ma che Hildebrand chiamò più propriamente eterotilee. Questa classe comprende dei vegetali che hanno due o tre forme distinte adattate alla fecondazione reciproca; benchè, come le piante a sesso separato, esse possano difficilmente esser prive in ciascuna generazione di incrociamento. - Gli organi femminili e maschili di qualche fiore sono irritabili, e gli insetti che si toccano si impolverano di polline e lo trasportano sopra altri fiori. - D'altronde v'è una classe di piante nelle quali gli ovuli non possono assolutamente essere fecondati dal polline della pianta medesima, ma possono però esserlo da altro individuo della specie stessa. Vi sono pure delle specie che rimangono, in parte, sterili col loro proprio polline. - Vi è finalmente una classe numerosissima nella quale i fiori non presentano alcun ostacolo di sorta alla fecondazione diretta, e tuttavia queste piante sono frequentemente incrociate per causa della preponderanza del polline proveniente da un altro individuo o da un'altra varietà, sul polline proprio della pianta.
      Siccome, adunque, queste piante si prestano con mezzi tanto diversi quanto efficaci, alla fecondazione incrociata, bisogna pur concludere ch'esse abbiano a trar gran profitto da questa maniera di essere, ed è appunto lo scopo del presente lavoro di mostrare la natura e la importanza di cotesti vantaggi.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Hildebrand