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      Del resto la fecondazione d'un fiore mediante il proprio suo polline, corrisponde ad un modo più ravvicinato d'incrocio, che non sia possibile averlo negli animali bisessuali ordinari, per cui poteva aspettarsi un risultato più pronto.
      In fine, io fui indotto a cominciare le esperienze, che qui riporterò, dalle seguenti circostanze. Nello scopo di chiarire certi punti relativi all'eredità, e senza pensiero alcuno di studiare gli effetti dell'incrociamento ravvicinato, io preparai vicinissime l'una all'altra due aiuole con semi autofecondati e incrociati provenienti da uno stesso piede di Linaria vulgaris. - Con mia sorpresa, le piante incrociate, giunte allo stato adulto, erano ben più alte e vigorose che le piante autofecondate. Le api visitano incessantemente i fiori di questa linaria, trasportando il polline dall'uno all'altro: se si allontanano questi insetti, i fiori producono pochissimi grani, in maniera che le piante selvatiche d'onde provenivano i miei semi dovevano essere state incrociate per tutte le generazioni antecedenti. Non mi parve assolutamente ammissibile che la differenza fra i due gruppi di pianticelle potesse essere riferibile ad un solo atto d'autofecondazione, ed ho attribuito questi risultati all'imperfetta maturità dei grani autofecondati (benchè mi paresse poco probabile che fossero tutti in tale stato) o a qualunque altra causa accidentale inesplicabile. - L'anno seguente io preparai, allo stesso scopo, due grandi aiuole vicinissime contenenti dei semi autofecondati e incrociati di garofano (Dianthus Ceryophyllus). Questa pianta, come la linaria, è pressochè sterile senza l'azione degli insetti, e noi possiamo trarre da questo fatto la conclusione stessa, che più sopra, cioè che le piante generatrici devono essere state incrociate in ciascuna, o quasi, delle generazioni antecedenti.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Linaria Dianthus Ceryophyllus