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      Questo insieme di casi nei quali le misure sono state prese sopra qualcuna delle maggiori piante che vegetavano nelle serie, contenenti ciascuna gran numero di individui, mostra chiaramente che le piante incrociate sorpassano in altezza le autofecondate, ma non ci permette alcuna conclusione relativa al loro rispettivo valore medio. Se si arrivasse a conoscere che una serie ha subìto la legge dell'errore o qualunque altra legge, e se dall'altra parte si conoscesse il numero degli individui costituenti la serie, sarebbe sempre possibile ricostruire la detta serie, una volta che ne fosse conosciuta una frazione. Ma non mi consta che un tal metodo possa essere applicato al caso presente. Il dubbio relativo al numero delle piante che compongono ciascuna serie è di poca importanza, la difficoltà reale sta nel non conoscere la legge precisa, seguìta dalle serie. L'esperienza delle piante in vaso non può per nulla aiutarci a determinare questa legge, per la ragione che le osservazioni che le riguardano sono troppo poche per metterci in grado di ottenere con qualche certezza più che i termini medi delle serie alle quali esse appartengono, atteso che i casi che noi ora consideriamo, si riferiscono ai termini estremi di queste serie. Esistono ancora altre difficoltà speciali, ma non è necessario di parlarne, perchè quelle che ho testè accennate sono già per se stesse un ostacolo insuperabile
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      Il signor Galton mi ha spedito nel tempo stesso delle traccie grafiche ch'esso ha stabilito colle mie misure e che formano evidentemente delle curve affatto regolari.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Galton