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      Bisogna ricordarsi che l'altezza assoluta delle piante non ha alcuna importanza, perchè ciascuna coppia fu misurata, subito che l'una delle due piante avesse arrivata la sommità della sua bacchetta. La grande differenza (rappresentata dalla proporzione 100 a 54) che esiste nella decima generazione, dev'essere, senza alcun dubbio, attribuita in parte ad un accidente, benchè queste piante offrissero nel loro peso una differenza ancora maggiore (rappresentata dalla proporzione 100 a 44). La differenza minore si riscontra nella quarta ed ottava generazione, e questo risultato è dovuto, a quanto pare, all'essersi cumulativamente ammalate le piante autofecondate ed incrociate, ciò che impedì a quest'ultima di toccare la loro solita prevalenza. Questa fu una sfortunata circostanza, ma tuttavia le mie esperienze non furono punto alterate, perchè le due serie di piante restarono esposte alle medesime condizioni, buone o cattive.
      V'è ragione per credere che i fiori di questa Ipomaea, allorchè essa vegeta in piena terra, siano ordinariamente incrociati dagl'insetti; per cui le prime pianticine ch'io ottenni dai semi acquistati, furono anch'esse, probabilmente, discendenti da un incrociamento. - Suppongo che la cosa sia stata così: 1o perchè i calabroni visitano spesso quei fiori e lasciano una grande quantità di polline sul loro stigma; 2o perchè le piante ottenute dalla stessa serie di sementi, variavano notabilmente nel colore dei loro fiori, e noi vedremo in seguito, esser questo un frequente indizio d'incrociamento.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Ipomaea