Pagina (68/584)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il mio giardiniere non potè ricordarselo. - Nello stesso modo che quelli delle prime generazioni, i fiori delle piante che si ottennero, di prima origine, dalle sementi acquistate, variarono considerevolmente d'intensità nel loro colore porporino; molti fra loro erano più o meno traenti al rosa; accidentalmente si vide pure una varietà bianca. Fino alla decima generazione, le piante incrociate, variarono sempre nello stesso modo, ma in grado assai più leggero; e ciò sarà derivato dalla loro parentela più o meno ravvicinata. Noi dobbiamo, pertanto, attribuire la strana uniformità di colore, nei fiori della settima generazione o delle seguenti, all'influenza d'una eredità che non fu turbata da incrociamenti nelle varie generazioni antecedenti, a cui si aggiunsero condizioni vitali molto uniformi.
      Nella sesta generazione apparve una pianta che ricevette il nome d'Heros: essa superò un poco la sua antagonista incrociata, e trasmise la sua vigorìa di vegetazione e il suo aumento di autofecondità ai suoi figli ed ai suoi nipoti. Un incrociamento tra i figli d'Heros, non diede, ai nipoti che ne derivarono, alcun vantaggio sopra i nipoti autofecondati nati dai figli autofecondati; e se le mie osservazioni fatte sopra soggetti malaticci hanno qualche valore, posso anche aggiungere che i pronipoti ottenuti da un incrocio fra i nipoti non furono, in proporzione, dotati di alcuna superiorità sulle pianticine dei nipoti prodotte dall'autofecondazione continuata. Mentre invece (e questo fatto è notevolissimo) i pronipoti derivanti da un incrociamento fra i nipoti e un novello piede, non presentarono alcun vantaggio sopra i nipoti inter-incrociati o autofecondati.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Heros Heros