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      Queste due serie di grani (prodotti da un incrociamento, fra pianticine distinte, e non già, come nel caso precedente, fra piante moltiplicate per stoloni e provenienti da fiori autofecondati) furono posti a germogliare nella pura sabbia, e molte coppie di pianticine eguali furono piantate in punti opposti di due gran vasi. Fino dalla prima età le piante incrociate mostrarono sulle autofecondate una certa superiorità che poi conservarono anche in seguito. A completo sviluppo, le due più grandi incrociate e le due più grandi autofecondate, furono misurate, come viene indicato nella Tabella precedente. Mi rincresce che, affrettato dal tempo, non abbia potuto misurare tutte le coppie di piante, ma mi pare che i più grandi soggetti di ciascuna serie, rappresentassero con precisione la differenza media che esiste fra i due gruppi.
      TABELLA XXVIII.
      Numero dei vasiLe due maggiori piante incrociate di ciascun vaso.
      Le due maggiori piante autofecondate di ciascun vaso.
     
      metrimetri
      I.
      0,650
      0,600
     
      0,525
      0,525
      II.
      0,425
      0,300
     
      0,400
      0,287
      Totale
      2,000
      1,712
     
      L'altezza media delle piante incrociate è qui di 0m,500 e quella delle autofecondate di 0m,430, cioè a dire nella proporzione di 100 a 86. Questa differenza in altezza, non dà affatto una giusta idea della immensa superiorità, in vigorìa, delle incrociate sulle autofecondate. Le incrociate fiorirono prima e produssero 30 infiorescenze, mentre le autofecondate non ne diedero che 15, cioè metà. I vasi furono allora immersi nella terra, e la radici, uscite forse per l'apertura di fondo, aiutarono così il loro sviluppo.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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