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      Un simile fatto erasi veduto nelle piante autofecondate dell'ottava generazione dell'Ipomaea, ottenute da genitori malaticci. Una circostanza curiosa è che in due altri gruppi delle suddette sementi, seminate nella sabbia pura mescolata a terra bruciata, spoglia quindi di ogni materia organica, le pianticine supposte incrociate, raggiunsero doppia altezza delle autofecondate, prima che i due gruppi non soccombessero, ciò che avvenne necessariamente dopo brevissimo tempo.
      Le suddette piante autofecondate furono disposte sotto un velo per una nuova autofecondazione, destinata a produrre la seconda generazione; dall'altro canto le piante supposte autofecondate furono incrociate col polline di una pianta distinta; ma per mancanza di tempo questa operazione fu un po' trascurata, perchè i due assi fioriferi schiusi urtavano l'uno contro l'altro. Posso però credere d'esserci riuscito, e forse fu così; ma l'aver cento e otto semi autofecondati pesato grammi 0,292, mentre uno stesso numero di supposte incrociate non ne aveva pesati che 0,214, mi lascia dubitarne. Cinque pianticelle furono ottenute da ciascun gruppo di grani, e le piante autofecondate, dopo il completo sviluppo, superarono di 0m,010 le cinque piante supposte incrociate. Io credetti che fosse ben fatto riportare anche questo fatto, come il precedente, per ciò che se le piante incrociate avessero mostrata la loro superiorità sulle autofecondate, avrei potuto credere che fossero state realmente incrociate, mentre nell'attuale stato degli esperimenti io non so davvero come concludere.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Ipomaea