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      Questa differenza deve esistere perchè l'ultima serie di piante ereditò qualche cosa della debole costituzione dei genitori che diedero origine alla discendenza dei fiori autofecondati, mentre che i genitori stessi erano stati liberamente inter-crociati con altre piante mediante l'opera degli insetti.
      TABELLA XLII - Viola tricolor.
      Pianticine provenienti da piante incrociate ed autofecondate, i cuigenitori furono lasciati in balìa della fecondazione naturale.
      Numero dei vasiPiante naturalmente incrociate, provenienti da piante naturalmente incrociate.
      Piante naturalmente incrociate, provenienti da piante autofecondate.
     
      metrimetri
      I.
      0,303
      0,243
     
      0,293
      0,209
      II.
      0,331
      0,243
     
      0,250
      0,287
      III.
      0,362
      0,278
     
      0,343
      0,284
      Totale
      1,884
      1,547
     
      X. RANUNCOLACEE. - ADONIS AESTIVALIS.
      I risultati delle mie esperienze su questa pianta, sono appena degni d'essere riportati; trovo scritto a questo riguardo, nelle mie note prese già in quel tempo: "Pianticine, per una causa sconosciuta, d'una salute compassionevole". Queste pianticine non si sono mai rifatte. Tuttavia mi credo in obbligo di riportare anche cotesta esperienza, poichè ebbe risultati tutto diversi dalle altre. Furono incrociati quindici fiori e produssero tutti dei frutti, contenenti in media 3,25 semi; 19 fiori furono fecondati col loro proprio polline e tutti diedero anch'essi i frutti contenenti una media maggiore di semi (34,5), cioè nella proporzione di 100 a 106. Si ottennero delle pianticine da cotesti semi; ma in un vaso tutte le piante autofecondate morirono giovanissime, nell'altro si ottennero le seguenti misure (Tav.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Tav