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      Io trovo scritto nelle mie note che le piante incrociate furono assai più vigorose che le loro avversarie, e sembravano esser del doppio più grandi. Tale ultimo apprezzamento dev'essere accettabile, perchè esso è confermato anche dal peso dei due gruppi nella seguente generazione. Alcuni fiori di queste piante furono nuovamente incrociati col polline di un'altra pianta dello stesso gruppo, o qualche altro fiore delle piante autofecondate fu nuovamente fecondato direttamente. Dai semi così ottenuti s'ebbero le piante della seguente generazione.
      Piante incrociate ed autofecondate della terza generazione. - I semi di cui ho testè parlato furono messi a germogliare nella sabbia pura, e collocati in seguito per coppie nei punti opposti di quattro vasi. Quando le pianticine fiorirono completamente la più alta infiorescenza di ciascuna pianta fu misurata fino alla base dei calici (vedi le misure alla Tabella XLVI). Nel vaso n. I le piante incrociate ed autofecondate fiorirono prime, ma negli altri tre vasi le incrociate ebbero la priorità. Queste continuarono poi a fiorire più delle altre anche durante l'autunno.
      L'altezza media di otto piante incrociate è di 0m,567, e quella di otto autofecondate di 0m,564, o come 100 sta a 99. Non val la pena di tenerne conto. - Ma quanto alla vigorìa di vegetazione (calcolata dal loro peso) la distanza fu meravigliosa. Dopo raccolte le capsule seminifere le otto piante incrociate e le otto autofecondate furono tagliate e pesate; le prime giunsero a chilog.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Tabella XLVI