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      Piante incrociate ed autofecondate della seconda generazione. - I suddetti semi spontaneamente autofecondati e i grani incrociati ottenuti da un inter-crociamento di due piante incrociate dell'ultima generazione, dopo germogliato nella sabbia, furono collocati in coppie in punti opposti di tre grandi vasi. Quando le pianticine furono alte 0m,100, le incrociate superavano un poco le avversarie. A completo sviluppo, ciascuna incrociata superò la sua opposta autofecondata, tuttavia queste fiorirono prima in tutti i tre vasi. - Vedi nella Tabella LII le misure ricavate.
      Le otto piante incrociate ebbero qui un'altezza media di 0m,769 e le autofecondate di 0m,630, cioè come 100 a 82. Essendo state queste piante nella serra, e scoperte perchè producessero i loro legumi, ne diedero pochissimi, forse perchè furono pochissimo visitate dalle api. Le piante incrociate maturarono nove legumi contenenti in media 3,4 semi; le autofecondate ne produssero sette che racchiudevano in media 3 semi; in numero eguale produssero adunque semi nella proporzione di 100 a 88.
      Altre due pianticine incrociate (ciascuna in compagnia della sua corrispondente autofecondata postale dirimpetto nel medesimo vaso) furono trapiantate, al principio della buona stagione, in piena terra di buona qualità, senza punto soffrirne. Furono quindi poste in una lotta reciproca assai più lieve di quella ch'ebbero a sostenere le piante dei suddetti tre vasi. Nell'autunno le due piante incrociate furono di circa 0m,075 più alte che le quattro autofecondate; ebbero pure un più forte aspetto e produssero assai più legumi.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Tabella LII Vedi